Non avevo mai ricevuto alcun incarico per edifici religiosi a Vicenza nei miei primi cinquant'anni.
I miei amici e committenti, i Trissino, i Thiene, i Da Porto, gli Angarano, i Repeta e diversi altri vivevano al confine tra ortodossia romana ed eresia, avendo importato dal continente a Vicenza i venti della riforma continentale. Mio figlio Orazio fu coinvolto direttamente.
Sarei diventato tuttavia più tardi l'architetto delle famiglie veneziane più vicine a Roma, nonché del Cardinale Paolo Almerico, che prima della sua Villa mi chiese questa porta laterale al duomo, fabbricata a proprie spese. Perchè? Credo perchè nessun altro a Vicenza avrebbe potuto farlo.
In quegli stessi anni completai anche la cupola.
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