Vicenza era molto più bella negli anni passati. La Stazione ferroviaria era monumentale prima d’essere bombardata. Dal viale della stazione si andava verso il centro città ammirando l’ “O” e il Campo Marzio arricchiti dal Teatro Verdi e dal bar Moresco. Cosa potrebbe presentarsi oggi Vicenza con un suo Teatro ricostruito tal quale, dotato di un bar e ristorante lungo il viale della stazione. Il giardino SALVI era valorizzato in Settembre dalla FIERA ORAFA e quindi era frequentato da molte persone anche in tutti gli altri periodi dell’anno.
Entro Porta Castello la piazzetta a destra era a disposizione della frequentatissima birreria CROSARA. La piazza del Castello vantava il favoloso bar d’angolo ITALIA con ampio salone ed anche una serie di tavoli all’aperto. Non c’era un vicentino che non lo frequentasse quotidianamente. Lungo il Corso Palladio passava il Tram elettrico con le “tiracche” e le lussuose auto d’epoca Fiat o Lancia, rigorosamente nere e sempre lucidate, davano lustro ad una città “metropolitana” Un palazzo storico “ZILERI” era occupato dalla sede della Democrazia Cristiana e da una fioreria sempre ricca di ogni bellezza. Sergio sapeva come vestire la sua bella e colorata merce. Non c’erano le gallerie ma molti negozi di prestigio ed il famoso inevitabile bar caffè del Corso all’angolo con la contrà C. Battisti. Non mancavano le sedi delle Banche più note d’Italia ed i negozi alla moda privi della concorrenza dei supermercati di oggi.
C’era la STANDA con le bellissime ed eleganti signorine dietro i banchi ricchi delle ultime novità della moda. Il Centro era l’unica occasione per vedere negozi esclusivi e belle persone lungo i due marciapiedi e le vie laterali al corso Palladio. Al Ciodo di Contrà Cavour i gagà e gli studenti ormai universitari si davano appuntamento come se fosse un rito. Non ci sono più le famose osterie LA BOMBA, EL MAGHETTO, IL BERSAGLIERE e altre. Vicenza in centro era un altro mondo, bellissimo!!!
Mario Fiorin
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