Goethe era rimasto particolarmente affascinato dalle architetture palladiane che aveva avuto modo di incontrare in Veneto, una delle prime tappe del suo Grand Tour.
Le colonne delle nobili dimore gli ricordavano i templi della Grecia, e vestivano di un velo sacro l'atmosfera ch'egli respirava mentre vi faceva visita.
I giardini lussureggianti deliziavano il suo sguardo, il profumo delle rare specie di rose stimolava tutti i suoi sensi e acuivano la creatività.
Goethe avrebbe ritrovato quel sapore antico e solenne di antichi buoni usi e alto intelletto anche in Sicilia, dove il bagaglio di elevati insegnamenti lo avrebbe impressionato a tal punto da fargli dire che proprio lì, “in Sicilia si trova la chiave di tutto”.
Il profilo delle rovine di pietra che si stagliava sulle brulle vallate, il blu intenso del mare, la storia che trasudava dai sentieri e dai ciottoli sulle strade. “La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l'unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra… chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita“
Goethe univa così in una linea immaginaria il Veneto della Serenissima nobiltà del bello e della delizia di sguardo e mente alla Sicilia autentica e antica in cui tutto aveva avuto inizio e vi si lasciava rapire.
Scopri la Sicilia che ancora non hai visto, e libera lo spirito e la vista dalla finestra della dimora d'epoca in cui alloggerai.
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