Padova è l'antica città universitaria, la città del Santo capace di attirare quattro milioni di pellegrini l'anno, ma anche uno scrigno di gemme poco note al grande pubblico italiano e internazionale.
Una di queste è un Patrimonio Unesco di rara qualità, come rare sono le piante e i fiori che ospita da molti secoli, sin dalla sua fondazione cinquecentesca.
L'Orto Botanico di Padova è il più antico "stabile" del mondo, nato nel 1545 per volere dell'Ateneo Patavino, famosissimo per lo studio delle piante e per la loro applicazione in particolare nella medicina dell'epoca.
Due anni prima, Cosimo Dè Medici dava vita all'Orto Botanico di Pisa, altra antichissima Università italiana, che però cambierà sede tre volte.
A progettare quindi il più antico orto botanico al mondo, medesima posizione e struttura originale, è quel Daniele Barbaro che sarà così importante per Andrea Palladio durante la seconda parte della carriera, quella veneziana. Daniele è uomo coltissimo, che a Padova ha studiato filosofia, matematica e astronomia, appassionato di architettura appunto, di botanica e del sapere in generale.
Al momento della prima progettazione Palladio è impegnato nelle “fabbriche” vicentine, già numerose tra le Ville e i Palazzi, ovviamente continuando a sovrintendere i lavori delle Logge del Palazzo della Ragione di Vicenza.
Ma torniamo a Padova.
La farmacologia del tempo era ovviamente interamente naturale.
Così come anche oggi diversi principi alla base dei nostri farmaci non sono altro che complicati neologismi che nascondono la disponibilità concessaci da madre natura dai tempi dei tempi.
All'Università si studiano scientificamente le caratteristiche e le proprietà di ogni essenza, superando l'empirismo e la superstizione, perchè cultura possa prestarsi a preziosa ancella nel rapporto d'armonia tra uomo e natura.
Oltre a divenire modello di ispirazione per un'infinità di orti botanici creati nei secoli a venire in tutto il mondo, l’Orto ha anche ispirato grandi poeti e scrittori della storia.
Primo tra tutti, Goethe, che proprio qui, estasiato da cotanta bellezza naturale, scovò e descrisse la Palma di San Pietro, oggi soprannominata proprio la Palma di Goethe.
Dal 1835 l'Orto Botanico di Padova ospita anche una delle Biblioteche naturalistiche più fornite al mondo; la collezione di libri antichi e recenti, manoscritti ed erbari ne fa un Museo unico e prezioso.
Grazie alla rarità e alla ricchezza delle sue piante e fiori, l’Orto è entrato di diritto tra i Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco e da qualche anno, al suo interno è stato inserito il Giardino della Biodiversità: una struttura che ospita oltre 1.300 specie di piante da tutto il mondo, che prosperano malgrado le enormi differenze di clima sul pianeta.
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