E' in corso la storica Festa dell'Uva in Villa Angarano, come ogni inizio autunno, in quel momento dell'anno aspettato da tutti, a Bassano e dintorni.
Si celebra il vino, che da secoli, diciamoci tra noi senza sottilizzare – da sempre! Reca gioia e fortuna insieme a questa terra in cui tutti insieme, in questo momento, stanno celebrando la grazia del divino nettare.
Palladio scriveva già, ormai quasi cinquecento anni fa, di un “luogo celebre per i preziosi vini, che vi si fanno, e per li frutti che vi vengono, e molto più per la cortesia del padrone”.
Che era, ovviamente, Giacomo Angarano, il grande amico del nostro Andrea, quel Magnifico Signore a cui i primi due dei Quattro Libri dell'Architettura sono dedicati.
Quell'uomo che prestò il danaro per la dote della figlia dell'amico architetto, che gli prestò anche il suo palazzo a Vicenza, quello prospiciente Ponte degli Angeli, perché quel matrimonio – appunto della figlia Zenobia – potesse svolgersi in un contesto degno.
E quella cortesia di cui scrive Palladio, bene, è ancora di casa a Villa Angarano.
Le cinque sorelle Bianchi Michiel, le cinque contesse, ti accolgono con un sorriso semplice e vero.
Puoi riconoscere l'autentica nobiltà proprio nella totale assenza di ostentazione.
I Gentil Huomini. The Gentlemen.
Le gentildonne, in questo caso. Cosa significa? Chi è nobile?
Gentilezza. Gentilezza anzitutto. E la gentilezza è lieve, e semplice, e chi è gentile non si pone sopra chi è di fronte. Come potrebbe essere gentile un nobile che ti fa percepire la distanza di classe?
Oltre al fatto che al giorno d'oggi ben pochi ancora accetterebbero un simil comportamento. Ma al di là di ciò, cosa vi sarebbe di meno gentile di questo?
Esser Gentili, anche ai tempi del Palladio, era anche in questo trattarsi da pari, riconoscendo il valore altrove e non certo nel diritto di sangue. Nella Virtù, nel Merito.
Palladio non è certo un nobile: è un muratore, che poi si eleva ad architetto, ma che manterrà sempre una semplicità elegantissima, nel vivere e nel disegnare le sue architetture.
Villa Angarano, quella del Palladio, è proprio così: quando passeggi tra le barchesse, sotto queste colonne tuscaniche, udendo le risa provenire dalla corte, vedendo i carri carichi di quell'uva sul punto di scoppiare aspettando altro che d'essere pigiata, o mangiata.
Quando, sopra il corpo padronale della villa, di un barocco frizzante come il gioioso Vespaiolo fatto qui – tra questi pochi ettari, scorgi la montagna boscosa, o girandoti a sud si apre la prospettiva dei vigneti baciati dal sole.
Quando ti rechi nell'antica barricaia, a la contessa Giovanna ti offre un calice del loro Torcolato, raccontandolo con la grazia che dicevamo qui sopra.
Ecco, qui a Villa Angarano, puoi gustare ancora quella semplicità che il Palladio quasi religiosamente tutta vita insegue e crea.
Cos è l'eleganza se non graziosa semplicità?
Cosa significa armonia? Andiamo oltre: un luogo in cui puoi respirare armonia, in cui puoi viverla, non può che essere un luogo in cui stai bene, anzitutto. Passando i secondi, poi i minuti, poi per qualcuno le ore, per pochi i giorni, per pochissimi gli anni, qui puoi vivere in armonia.
La Festa dell'Uva, quella di San Eusebio, in qualche modo celebra tutto questo, aprendo questo luogo magico a tutti coloro che vivono qui attorno, a quel popolo che vive e lavora questa terra insieme ai nobili, anzi con le nobildonne! che da secoli lo custodiscono (da quattro secoli la linea di successione è femminile!), ma anche ai foresti: a chi, da più lontano, venuto a conoscenza di questo evento normale e speciale insieme, incuriosito decide di fare un salto.
Troverà musica, balli, attività per qualsiasi età, arte, l'immancabile spiedo, oltre ovviamente al vino, e ai giochi. Come l'antico gioco romano della Pissotta, antenata della Tombola, oppure la gara di pigiatura dentro ai grandi tini da cui usciva il Mosto Fiore (il succo dolce) per fare il vino...
Danzano qui, proprio in questo momento, Bellezza e Allegria, Vino e Amicizia, Architettura e Natura, Armonia e Concordia.
Comentários