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Immagine del redattorePalladian Routes

Le vecchie chiese di Vicenza: Duomo di S. Maria Annunziata.

Aggiornamento: 4 ott 2023


Nella Vicenza, che nel 49A.C. divenne municipium romano, nell'angolo del cardo con l'attuale contrà Lampertico era la domus, zona residenziale dei benestanti vicentini. Nel II secolo D.C. una di queste case venne ampliata con una aula absidiata detta domus ecclesiae e divenne luogo d'incontro dei primi cristiani. A fine del 300 in quel luogo, si costruì il Duomo con un'abside semicircolare e tre navate. Nel 425, mentre era signore in città Marcello della romana gens Azia, arrivano le orde di Attila che devastano Vicenza, distruggendo tra le altre cose, il Duomo che fu faticosamente ricostruito a tre navate.

Nel 1117 un terribile terremoto distrusse la chiesa che venne ricostruita a 5 navate. Nel 1236 le truppe di Federico II saccheggiarono la città e provocarono notevoli danni al Duomo. Nel 1261 il vescovo Bartolomeo da Breganze portò con sé una santa spina della corona di Gesù, donatagli dal re Luigi IX di Francia. Subito avviò la costruzione del tempio di S. Corona mentre nel 1265 diede impulso alla ricostruzione del duomo con dimensioni simili all'attuale. L'aspetto odierno risale al 1444/1467 quando fu ultimata la facciata gotica. Nella seconda metà del 500, su progetto di Andrea Palladio venne eretto il tamburo e la grande cupola.


L'interno è in stile gotico: un'unica navata con volta a crociera, presbiterio sopraelevato al centro del quale si erge l'altare commissionato da Aurelio Dall'Acqua nel 1535 ai maestri scalpellini di Pedemuro; l'altare conserva un frammento della Santa Croce. Dietro e a lato di questo, lungo l'abside, il Paramento Civran composto da 12 grandi dipinti che raccontano la storia della vera Croce, commissionati nel 1679 dal vescovo Giuseppe Civran ed eseguiti da 7 artisti di scuola veneta. Il paramento è coronato e impreziosito da una balaustra con 10 angeli in legno, alcuni ad opera di Orazio Marinali. La grande navata ha varie cappelle laterali tra cui la cappella Thiene e la cappella Loschi. Importanti i monumenti funebri e le opere scultoree di Giulio Romano, di Alessandro Vittoria e altri. Notevoli le opere pittoriche di, tra gli altri, Alessandro Maganza, Giulio Carpioni, Bartolomeo Montagna, Francesco Maffei, Gianbattista Pittoni e molti altri. Il 15/05/1944 un bombardamento angloamericano colpì il duomo distrusse la cupola, gran parte della navata e lesionò gravemente la facciata e le cappelle meridionali. Nel 2009 l'artista vicentino di Castelgomberto Pino Castagna ha realizzato l’altare in bronzo, l’ambone, la cattedra episcopale, oltre al reggi-cero pasquale, una croce astile e i candelabri.


Adriano Bevilacqua





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