Fuoco, fiamme, fumo: un rogo di tomi proibiti. Il tempo è quello della Riforma e della Controriforma, i suoi protagonisti sono gli eretici e le loro eresie.
Il Veneto di allora si trovava schiacciato nella morsa del conflitto spirituale tra la Germania di Lutero e la Roma papale... Notevole stava divenendo il brulicare d'una comunità religiosa non cattolica, in questa regione, e città come la capitale della Serenissima si rivelarono sedi per la penetrazione di idee a favore della Riforma. Le tesi luterane stavano prendendo piede grazie alle nuovissime stamperie che iniziavano a dilagare per il Veneto.
Dal suolo germanico, in città venete come anche Vicenza, giungevano le idee di matrice calvinista, oltre che luterana. Di fatto, Vicenza poté definirsi città “eretica” a tutti gli effetti. Nel frattempo, nel 1524, nel cuore di San Pietro in Castello di Venezia, vi fu il primo rogo di libri proibiti voluto dalla Santa Sede. A Rovigo, dove la matrice protestante si innervò sulla profonda insofferenza nutrita dalla classe patrizia locale per l'amministrazione veneziana, percepita come esageratamente oppressiva, la situazione risultava ben diversa da quella di Venezia.
Patrizi vicentini degni di nota, come i Trissino e i Thiene, furono costretti alla fuga, mentre altri coltivarono in segretezza la loro conversione alla Riforma. Ancora oggi si crede che quelle famiglie aristocratiche cercassero di rendere implicitamente evidente la propria simpatia per la Riforma attraverso l'edilizia e, con molta probabilità, le stesse ville palladiane indicherebbero una chiara adesione alle tendenze riformate diffuse, poi, dalla Svizzera alla Germania. Le ville che Andrea Palladio costruì per molti dei suoi “eretici” committenti, si disperdono per tutta l'area veneta e quelle residenze estive suburbane che gravitano attorno a Vicenza sono un perfetto esempio di tale aristocratica evasione.
Chiunque volesse riassaporar con le proprie pupille l'eredità di questa fuga, di questo rifugio nobiliare, è invitato a sollevare il velo della magnificenza e a riscoprire le ville che giacciono lungo i sentieri di questi nostri itinerari.
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